PENSIERI
25 luglio 2001
CECITA’
Capita spesso di incontrare delle persone
che ci affascinano proprio per il loro modo di essere, la loro personalità, le
loro capacità. Queste persone imprimono una svolta alla nostra vita. Ci danno
serenità, gioia di vivere, nuove energie e sicurezze. Da quel momento tutto ci
sembra più bello, la vita torna a sorriderci, sentiamo il cuore colmo di gioia.
Poi, col passare del tempo, l’assuefazione
e l’abitudine sono insite nella natura umana, tutto comincia ad apparirci
normale, quotidiano. La persona che tanto ci aveva fatto mutare il nostro modo
di essere non ci da più stimoli. Il nostro livello di energia inizia ad
abbassarsi, diamo tutto per scontato e conosciuto e cominciamo ad annoiarci.
Ben presto ci ritroviamo come eravamo prima di conoscere questa persona. E
allora spesso inizia la ricerca di una nuova persona che ci dia quegli stimoli
che abbiamo ormai dimenticato.
Oppure è questa persona che per qualunque motivo viene a mancare ed è in questo
momento che ci accorgiamo della sua importanza nella nostra vita.
Ma quanta energia e quante possibilità di
crescita perse in questa continua ricerca di qualcuno che non esiste. Perché
chiunque incontreremo sarà sempre come una meteora. Quando arriva porta con sé
tutta la forza e l’energia per ricaricarci, ma poi, col tempo, comincia a
raffreddarsi e noi cercheremo una nuova meteora in questo giro vizioso senza
fine.
Molto più semplice e soprattutto
indispensabile per la nostra crescita, cambiare atteggiamento. Proviamo a
guardare ogni giorno con il cuore aperto, con animo semplice. Guardiamo questa
persona come fosse ogni volta il primo giorno, cercando sempre cose nuove,
sfumature, atteggiamenti. Scopriamo ogni piccola cosa, il modo di battere le
ciglia, impariamo a capire lo stato d’animo dall’inflessione della voce, lo
stato di salute dalla luce negli occhi, e così via. Scopriremo un mondo
infinito e tutta la vita non basterà per conoscere tutto.
Non aspettiamo quando è troppo tardi per
accorgerci dell’importanza di questa persona. Potremmo non sapere mai cosa
abbiamo perso!
Patrizio Assi